martedì 13 giugno 2023

per Jole de Sanna

... Comunque il modo di far aderire la forma al materiale etc. è un problema, non so, di trovare qualche punto d'equilibrio; non esiste una legge di corrispondenza, non c'è una determinazione figurativa, non c'è riferimento a qualche cosa , non so dove si ponga questo punto di equilibrio.

Voglio citare, perché sono qui per questo (faccio da vocabolario) un racconto di Poe, il quale parla del comportamento degli artisti. Se Poussin, ad esempio ha tracciato una linea inesistente nel paesaggio reale ed ha detto che era una collina, egli dice: « Sottoponi un artista allo stesso problema, davanti allo stesso paesaggio, e immancabilmente l'artista ti dirà: "Sì qui c'è una collina"».

Ora, questo fatto, che è veramente misterioso, secondo me contiene la risposta a questo problema: non credo che ci sia una risposta però è un fatto. E sfugge alla logica, all'analogia, ai calcoli, sfugge al regolamento : è un fatto. … (tratto da un testo di Jole de Sanna, pubblicato in Aptico, il senso della scultura, Verbania-Pallanza, 1976.)

Con Jole de Sanna (1947-2004) è scomparsa una figura luminosa della critica d'arte contemporanea. Mente aperta, sempre all'avanguardia nel riportare questioni e tematiche dell'arte all'attualità del presente, ha impresso un'attenta impostazione teorica a ogni aspetto della sua attività intellettuale, sia nell'elaborare una concezione della forma, con particolare riferimento all' evoluzione della scultura italiana e internazionale dell'ultimo secolo, sia nell'innovativo taglio critico e metodologico che contrassegna i suoi testi, da Breve storia dell'arte italiana, 1890-1980, Osaka 1979-Milano 1980, a Medardo Rosso, o la creazione dello spazio moderno, Milano 1985, Luciano Fabro, Ravenna 1983 e Udine 1996, Luisa Protti, Milano 1992, Lucio Fontana. Materia spazio concetto, Milano 1993, Giorgio de Chirico.

La Metafisica del Mediterraneo, Taranto-New York 1998, Milano 2000, Forma. L'idea degli artisti 1943-1997, Ancona-Milano 1999. Il confronto teorico sul rapporto tra opera e pensiero, tra lavoro comune e creatività individuale, costituisce il territorio dialogico, che è alla base dei suoi contributi a mostre collettive, quale l'esemplare Aptico.

Il senso della scultura, Verbania 1976, e personali, da Lucio Fontana, Rivoli 1986, Parigi 1987, Prato 1996, a Fausto Melotti, Nagoya 1999, Nagasawa, Milano 2000, del suo insegnamento di Storia dell'Arte all'Accademia di Belle Arti di Brera, del costante apporto al dibattito che anima gli incontri e le esposizioni alla Casa degli Artisti, Milano, di cui Jole de Sanna è stata tra i primi promotori e sostenitori.