venerdì 17 gennaio 2025

Jean Marais: tra Luce e ombra, la vita di un uomo e un artista segreto

Jean Marais è una figura enigmatica e straordinaria nella storia del cinema e della cultura francese, la cui vita, sia pubblica che privata, ha affascinato generazioni di spettatori e appassionati. La sua carriera è segnata da ruoli iconici e da un impegno nell'arte teatrale che lo ha reso uno degli attori più celebri e amati del suo tempo. Tuttavia, dietro il suo volto elegante e la sua presenza magnetica sullo schermo, si nasconde una persona la cui vita personale è stata segnata da tormenti, passioni e da un amore che ha attraversato decenni e ha avuto il potere di plasmare la sua esistenza in modi che molti non avrebbero immaginato. La sua relazione con Jean Cocteau, uno degli artisti più importanti della sua epoca e una figura fondamentale nella sua vita, ha segnato un capitolo determinante della sua esistenza, eppure Marais ha scelto di mantenere un alone di mistero intorno alla propria sessualità, contribuendo a creare un’immagine di sé che si adattava alle esigenze sociali e professionali dell'epoca.

Marais nacque nel 1913 e iniziò la sua carriera in un periodo in cui la Francia stava attraversando profondi cambiamenti sociali, politici e culturali. La sua ascesa alla fama avvenne negli anni '30 e '40, quando il cinema e il teatro stavano vivendo una fase di grande innovazione. La sua capacità di muoversi tra i vari generi, dalla commedia al dramma, lo rese un attore poliedrico e molto richiesto. Ma fu con la sua interpretazione nel film La Belle et la Bête (1946) di Jean Cocteau che il suo nome si consolidò nella storia del cinema. Il ruolo della Bestia, un personaggio tragico e affascinante, rappresentò il culmine di una collaborazione artistica che, sebbene fortemente emotiva e creativa, rimase sempre celata agli occhi del pubblico sotto la superficie di un’immagine eterosessuale costruita con cura. Questo film divenne non solo un capolavoro del cinema francese, ma anche una sorta di metafora della vita di Marais: un uomo diviso tra la sua natura visibile e quella nascosta, tra l'immagine pubblica e la realtà privata. La relazione con Cocteau, che in molti considerano la più importante della sua vita, è stata il motore di molte delle sue scelte professionali e artistiche, ma anche di un'interiorità tormentata che non ha mai voluto esporre pienamente.

Marais e Cocteau si incontrarono all'inizio degli anni '30, quando Marais era ancora un giovane attore in cerca della sua strada. Cocteau, già un'icona della cultura francese e una figura di spicco nel panorama artistico, riconobbe immediatamente il talento di Marais e lo portò sotto la sua ala protettrice. La relazione, che ben presto divenne romantica, non fu solo un legame sentimentale, ma anche un incontro tra due mondi straordinari: da una parte l’intelletto e la visione artistica di Cocteau, dall’altra il fascino fisico e la duttilità interpretativa di Marais. Questo incontro segnò una fase fondamentale nella vita di Marais, che divenne per Cocteau non solo un compagno, ma anche una musa, una fonte di ispirazione per molte delle sue opere. Nonostante l'importanza di questa relazione, Marais si trovò a dover gestire il contrasto tra il suo amore per Cocteau e la necessità di mantenere una facciata di conformità alle norme sociali del suo tempo.

In un'epoca in cui la Francia, come molte altre nazioni, non era pronta ad accettare pubblicamente l’omosessualità, Marais visse il suo legame con Cocteau in modo discreto, cercando di non esporsi troppo. Mentre Cocteau era apertamente omosessuale e non nascondeva la sua identità, Marais si sentiva costretto a mantenere un certo riserbo. Le convenzioni sociali dell'epoca imponevano agli attori, in particolare quelli con una carriera di successo come la sua, di apparire eterosessuali per poter godere di un'immagine rispettabile agli occhi del pubblico. Marais, pur vivendo una relazione appassionata con Cocteau, sentiva la necessità di presentarsi in maniera più convenzionale, intrattenendo anche relazioni con donne. Queste relazioni, seppur genuine, non erano che un modo per Marais di nascondere la parte più profonda della sua vita, quella che con Cocteau diventava la sua vera esistenza emotiva. Marais, infatti, riconosceva in Cocteau il grande amore della sua vita, ma la sua carriera e la pressione sociale lo costringevano a vivere nell’ombra.

Nel corso degli anni, la vita di Marais cambiò. Il legame con Cocteau, pur restando fondamentale, iniziò a subire il peso della fama crescente di Marais, che divenne una star internazionale. Ma dietro questo successo, il tormento interiore di Marais non si placò mai. La sua omosessualità, pur essendo una parte importante della sua vita, rimase sempre un aspetto che non riusciva a rivelare completamente al pubblico. Gli anni '50 e '60 videro Marais continuare a interpretare ruoli che lo consolidarono nel panorama teatrale e cinematografico, ma anche un uomo sempre più consapevole della sua identità sessuale e del conflitto che essa comportava. Nonostante la sua riservatezza, il rapporto con Cocteau continuò ad essere il perno centrale della sua vita. Dopo la morte di Cocteau nel 1963, Marais si trovò ad affrontare una solitudine che lo segnò profondamente. La perdita del suo compagno fu devastante, eppure Marais riuscì a continuare il suo lavoro artistico, pur con un vuoto emotivo che rimase irrisolto. La morte di Cocteau segnò un cambiamento radicale, ma anche una nuova fase nella vita di Marais, che si avvicinò lentamente all'idea di raccontare la sua verità.

Negli anni successivi, Marais divenne più aperto riguardo alla sua vita privata, in particolare nelle interviste e nella sua autobiografia, pubblicata negli anni '70. In queste occasioni, iniziò a parlare delle sue esperienze, delle sue relazioni e dei suoi sentimenti, raccontando senza reticenze del suo amore per Cocteau e delle difficoltà che aveva dovuto affrontare come uomo gay in un'epoca che non era pronta ad accettare tale identità. Questo cambiamento di atteggiamento, sebbene tardivo, fu un atto di grande coraggio, considerando la posizione di Marais come una delle star più grandi di Francia. La sua vita, che era stata per decenni una miscela di silenzio e riservatezza, si aprì finalmente a una visione più sincera e personale della sua identità. Nonostante il ritardo, Marais divenne un simbolo di coraggio per tutti coloro che avevano vissuto nell'ombra, mostrando che la verità, anche se difficile da accettare, è sempre la via verso la liberazione.

Il cammino di Marais, tra alti e bassi, riflette un'epoca di transizione e di cambiamenti, in cui la società non era ancora pronta a comprendere e accettare pienamente la sessualità di uomini come lui. Tuttavia, con il passare degli anni, la sua storia personale è diventata una testimonianza di resilienza e di cambiamento. La sua evoluzione da uomo riservato e tormentato a figura pubblica più consapevole della propria identità rappresenta una parte significativa della storia culturale francese, ma anche della più ampia lotta per l’accettazione e la visibilità delle persone LGBTQ+. Marais, quindi, non è stato solo un grande attore, ma anche una figura simbolica del coraggio di vivere la propria verità, quando questa verità era ancora nascosta, misconosciuta o mal compresa.