Palermo si appresta a vivere un evento di straordinario rilievo culturale e artistico con l’inaugurazione della mostra "Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster", un’esposizione che si annuncia tra le più prestigiose.
Fino al 4 maggio 2025, le suggestive Sale Duca di Montalto del Palazzo Reale faranno da cornice a 84 opere grafiche e ceramiche di Pablo Picasso, provenienti dal celebre Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster.
L’evento si inserisce all’interno di un programma internazionale che mira a celebrare l’arte grafica di uno dei maestri indiscussi del XX secolo, offrendo una rara opportunità di approfondire un aspetto meno conosciuto della produzione artistica di Picasso. La mostra si concentra in particolare sull'opera incisoria e litografica, mettendo in evidenza la capacità del maestro spagnolo di trasformare ogni superficie – che fosse una lastra di rame, una pietra litografica o un pezzo di terracotta – in un campo di sperimentazione e innovazione.
Organizzata dalla Fondazione Federico II in collaborazione con il Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, la mostra rappresenta un’occasione unica per il pubblico italiano ed europeo di entrare in contatto con l’universo creativo di Picasso. Il Palazzo Reale, con la sua storia millenaria e il suo ruolo centrale nella vita culturale siciliana, si conferma così un punto di riferimento per l’arte e la cultura internazionale.
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L’opera grafica di Picasso: l’anima sperimentale di un genio
Pablo Picasso non è stato solo il fondatore del Cubismo, né semplicemente l’autore di dipinti iconici come Les Demoiselles d'Avignon o Guernica. Il suo genio si estendeva a ogni forma espressiva, e tra i territori meno esplorati – ma non meno affascinanti – vi è l’arte grafica. Picasso dedicò alla grafica gran parte della sua vita, considerandola non solo un complemento alla pittura, ma uno spazio di libertà e ricerca senza confini.
L’incisione, la litografia, la puntasecca e la linoleografia diventarono per Picasso strumenti ideali per indagare i temi che lo ossessionavano: la mitologia classica, il corpo femminile, la tauromachia, la figura dell’artista e del suo modello, la guerra, la pace e l’ineluttabilità del tempo.
Attraverso queste tecniche, Picasso giocava con il segno, creando opere che conservano un’immediatezza quasi primitiva, eppure sono frutto di una maestria affinata negli anni. Ogni incisione, ogni stampa racchiude una tensione tra il pieno e il vuoto, tra il nero profondo dell’inchiostro e il bianco del foglio. È in questa dialettica, quasi musicale, che si rivela la grandezza del Picasso incisore.
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Un viaggio nelle stanze segrete dell’arte di Picasso
Il percorso espositivo di Celebrating Picasso si snoda lungo una serie di sezioni tematiche che ripercorrono la carriera grafica dell’artista, partendo dagli esordi fino alla maturità. Le opere selezionate coprono un arco temporale che va dai primi anni del Novecento fino agli anni Sessanta, permettendo al visitatore di osservare l’evoluzione del linguaggio grafico di Picasso in relazione ai cambiamenti sociali, politici e personali che segnarono la sua vita.
Le prime incisioni e l’influenza simbolista (1904-1910)
Nelle prime sale, i visitatori potranno ammirare le prime incisioni e acqueforti realizzate tra il 1904 e il 1910. Questi lavori, ispirati alle atmosfere simboliste e alle stampe di Francisco Goya, rivelano un Picasso giovane, alla ricerca di una propria identità stilistica. I soggetti sono spesso malinconici e poetici: acrobati, arlecchini e mendicanti popolano queste incisioni, riflettendo il clima bohémien di Montmartre, dove Picasso viveva in quel periodo.
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La Suite Vollard: il cuore pulsante della mostra
Un momento centrale della mostra è rappresentato dall’esposizione di sei incisioni tratte dalla celebre Suite Vollard, una delle più importanti serie grafiche mai realizzate da Picasso. La Suite Vollard, composta da 100 incisioni, fu commissionata dal mercante d’arte Ambroise Vollard negli anni ’30. Le opere, eseguite tra il 1930 e il 1937, costituiscono un viaggio intimo e simbolico all’interno della mente dell’artista.
Nella Suite Vollard, Picasso affronta temi universali come il desiderio e il tormento, mescolando mitologia e autobiografia. Il Minotauro, figura ricorrente, diventa l’alter ego dell’artista: un simbolo di forza e vulnerabilità, di passione e distruzione. La tensione erotica attraversa molte incisioni della Suite, in cui Picasso ritrae scene di seduzione, amplessi e giochi di potere tra l’artista e il modello.
La mostra di Palermo ospita sei tra le più significative incisioni della Suite, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi in questo straordinario racconto per immagini, in cui ogni segno inciso sulla lastra sembra dialogare con i fantasmi e le ossessioni di Picasso.
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Ceramiche e sculture: Picasso e l’arte della materia
Oltre alle incisioni, la mostra riserva una sezione speciale alle ceramiche realizzate da Picasso tra gli anni ’40 e ’50. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Picasso si trasferì nel sud della Francia, dove iniziò a lavorare con la ceramica, trasformando piatti, vasi e brocche in opere d’arte. Le ceramiche esposte a Palermo raffigurano animali, volti umani e figure mitologiche, spesso caratterizzate da uno stile giocoso e decorativo.
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Picasso attraverso lo sguardo di David Douglas Duncan
A coronare il percorso espositivo, una serie di fotografie scattate da David Douglas Duncan, celebre fotografo e amico personale di Picasso. Le immagini ritraggono l’artista nel suo studio, mentre lavora alle sue opere, immerso nei propri pensieri o mentre gioca con i suoi figli.
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Informazioni pratiche
Orari di apertura:
Dal lunedì al sabato: 8:30 – 16:30
Domenica e festivi: 8:30 – 12:30
Biglietti: Disponibili online e presso la biglietteria di Palazzo Reale.
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Perché visitare questa mostra?
Celebrating Picasso non è solo una mostra, ma un’esperienza immersiva che permette di scoprire un lato meno noto di Picasso. È l’occasione per avvicinarsi al genio dell’artista attraverso il mezzo grafico e la ceramica, due linguaggi che raccontano in modo profondo l’anima e la poetica di uno dei più grandi maestri del Novecento.