Johannes von Müller (1752-1809) è una delle figure più affascinanti, sfaccettate e complesse nella storia culturale della Svizzera e, più in generale, dell'Europa del XVIII secolo. Noto soprattutto per la sua vasta e ambiziosa opera storiografica Geschichten der Schweizer (Storia della Svizzera), la sua vita e le sue opere trascendono l’ambito strettamente storico, rivelandosi un caso emblematico di come la passione, la solitudine e il desiderio di unire una nazione attraverso la cultura possano incontrarsi in un'espressione che va ben oltre la mera documentazione storica. La figura di Müller non è confinata solo alla sua carriera di storico, ma si allarga anche alla sua intensa vita emotiva e alla sua lotta per un amore che la società dell’epoca rifiutava di riconoscere.
Müller nacque a Basilea nel 1752, una città che, pur essendo parte di una nazione neutrale, era intrisa dei fermenti che scuotevano l'Europa. La Svizzera, infatti, era attraversata da movimenti di pensiero che cercavano di integrare le ideologie illuministe e quelle romantiche, a metà strada tra la tradizione e l'apertura alle nuove idee politiche ed economiche. La Svizzera, pur mantenendo una grande varietà di tradizioni regionali e politiche, stava vivendo l’influenza di una crescente tensione nei confronti delle potenze straniere, come la Francia, che avrebbe poi invaso e occupato i suoi territori durante le guerre napoleoniche. Questo scenario di cambiamento e instabilità si rifletteva nella mentalità degli intellettuali svizzeri, tra cui Müller, che si impegnò per fornire alla sua nazione una narrazione storica capace di raccontare le radici di una cultura comune e di dare una struttura all’idea di una Svizzera unita.
Nel corso della sua carriera, Müller si dedicò alla scrittura della Geschichten der Schweizer, un lavoro che, purtroppo, oggi è considerato da molti come superato e inaffidabile dal punto di vista storiografico. Sebbene l’opera sia stata concepita con grande impegno, il metodo di ricerca di Müller era improntato a un'interpretazione romantica della storia, che spesso si fondava più su ideali che su fatti concreti. Müller scriveva con l’intento di creare una narrazione che potesse unire i diversi cantoni della Svizzera, presentando la storia come una lotta eroica per l'indipendenza, la libertà e la resistenza a forze estranee. In un periodo in cui la Svizzera era ancora politicamente frammentata e minacciata dalle potenze europee, la sua Storia della Svizzera divenne una risorsa per coloro che cercavano un'identità nazionale e una comprensione comune del passato.
Nonostante l’entusiasmo che suscitò tra i suoi contemporanei e l’importanza che assunse nel panorama culturale dell'epoca, l’opera di Müller venne successivamente ritenuta inadeguata da un punto di vista scientifico. La sua visione idealizzata della Svizzera, priva di un rigoroso appoggio documentario, fu criticata per la sua imprecisione e per la tendenza a enfatizzare gli aspetti eroici della storia del paese, spesso sacrificando la complessità dei fatti storici reali. Nonostante ciò, la Geschichten der Schweizer ebbe il merito di risvegliare il nazionalismo svizzero, contribuendo a formare una visione unitaria della nazione e ad alimentare il desiderio di indipendenza. La narrazione che Müller offriva, con i suoi toni di celebrazione del popolo svizzero come campione di libertà, resilienza e virtù, si rivelò decisiva per la formazione della coscienza nazionale svizzera, che si sarebbe poi sviluppata nel corso del XIX secolo.
La figura di Müller, tuttavia, merita di essere esplorata non solo in relazione alla sua produzione storica, ma anche per la sua vita privata e la sua sensibilità emotiva. Sebbene la sua carriera di storico sia nota, una parte meno conosciuta ma altrettanto significativa della sua vita fu la sua corrispondenza con Charles Victor de Bonstetten, un giovane scrittore e intellettuale che diventò l'oggetto di una delle storie d'amore più appassionate e struggenti del XVIII secolo. Bonstetten, noto per il suo aspetto fisico affascinante e la sua personalità magnetica, era un uomo che suscitava forti emozioni in chiunque lo incontrasse, ed era anche corteggiato da Thomas Gray, il poeta inglese. Tuttavia, la passione che Müller nutriva per Bonstetten andò ben oltre una semplice ammirazione intellettuale o un'infatuazione passeggera: le sue lettere, scritte con ardore e sincerità, raccontano una storia d’amore non ricambiato, ma pur sempre autentico e travolgente.
Le lettere d’amore che Müller scrisse a Bonstetten sono oggi considerate tra le più belle mai redatte nel genere epistolare. Attraverso di esse, Müller riesce a comunicare un desiderio profondo, ma anche un profondo senso di solitudine e malinconia. Le parole di Müller, pur esprimendo una passione fisica e sensuale, sono anche una riflessione sulla difficoltà di vivere un amore che non poteva essere accettato o vissuto in pubblico. L'epistolario, che fu pubblicato nel 1835, venticinque anni dopo la morte di Müller, rivela un lato intimo e vulnerabile del grande storico, che per tutta la vita si era confrontato con un desiderio che la società dell'epoca rifiutava di riconoscere e accettare. Le lettere non solo documentano un amore non corrisposto, ma anche il dolore e la bellezza di un amore che si manifesta con grande intensità, ma che è condannato a rimanere nell’ombra.
Le lettere di Müller sono il riflesso di un uomo che lottava per vivere una vita autentica in un mondo che non accettava la sua identità. Il loro contenuto, infatti, rappresenta non solo una passione individuale, ma una resistenza culturale, poiché il grande storico si sforzava di esprimere un sentimento che la sua società non era pronta ad accogliere. La pubblicazione di queste lettere fu una sorta di liberazione postuma, un atto che permise alla sua anima tormentata di parlare finalmente, anche dopo la sua morte, e di rivelare la sua vera essenza, al di là delle sue opere storiche. Queste lettere d'amore sono, in un certo senso, un grido di libertà e di coraggio, che sfidano il conformismo di un'epoca che non voleva riconoscere l'amore tra persone dello stesso sesso.
La figura di Müller fu, quindi, anche al centro di una discussione sulla sessualità, che non può essere ignorata quando si analizzano le sue opere. Non solo i suoi scritti storici, ma anche le sue lettere d’amore, riflettono una dimensione della sua vita che era stata nascosta durante la sua esistenza, ma che emerse chiaramente con la pubblicazione postuma del suo epistolario. Inoltre, l'intellettuale tedesco Johann Wolfgang von Goethe, che conosceva bene Müller, contribuì a svelare questa parte della sua identità, dichiarando apertamente l'omosessualità di Müller. Questo gesto, forse sorprendente per l'epoca, fu significativo non solo per il riconoscimento di una verità personale, ma anche per il coraggio di un grande autore che, in un contesto così severo, non temeva di parlare della diversità sessuale.
L'omosessualità di Müller, per quanto fosse un tema controverso all'epoca, rappresenta un aspetto decisivo della sua personalità che merita di essere riconosciuto come una parte essenziale del suo essere. La sua lotta per affermare un amore che non poteva essere vissuto pubblicamente, il dolore per la sua impossibilità di condividere liberamente i suoi sentimenti con Bonstetten, la solitudine che ne derivava: tutto ciò contribuisce a delineare una figura più complessa di quella del semplice storico. Le sue lettere e il suo lavoro storiografico, entrambi segni di un uomo che cercava di capire e definire la propria identità, sono il riflesso di un’intensa ricerca dell’amore e della libertà, che rimangono al centro della sua eredità.
In conclusione, Johannes von Müller non è stato solo un grande storico, ma anche un uomo la cui vita personale e le sue esperienze emotive ci parlano di un desiderio universale e di una lotta per l'affermazione di sé, che si estende ben oltre i confini della Svizzera del XVIII secolo. La sua Geschichten der Schweizer, pur non essendo scientificamente impeccabile, rimane una testimonianza della sua passione per la nazione e per la cultura, mentre le sue lettere d'amore ci offrono una panoramica profonda e struggente della sua vita emotiva. La figura di Müller, segnata da una passione per la storia e da una ricerca incessante della verità, continua a vivere come esempio di un uomo che ha saputo dare voce alle sue emozioni più intime e al suo amore, anche quando la società non era pronta ad ascoltarlo.
__
Le informazioni e le riflessioni presentate su Johannes von Müller si basano su una vasta gamma di fonti storiche e biografiche, tra cui studi sull'autore, edizioni delle sue opere, e ricerche storiche relative al contesto culturale e sociale in cui visse. Ecco alcune delle fonti principali che potresti consultare per approfondire ulteriormente:
1. Johannes von Müller: Ein Historiker des deutschen Idealismus di Hermann Hettner (1909) – Una biografia storica che analizza la figura di Müller nel contesto dell'Illuminismo e del Romanticismo, oltre alla sua influenza sulla storiografia svizzera.
2. Geschichten der Schweizer (Storia della Svizzera) – L'opera fondamentale di Müller, che è stata pubblicata in vari volumi e traduzioni. La versione francese, in particolare, è un punto di riferimento per l'analisi dell'impatto culturale e nazionale dell'opera.
3. The Letters of Johannes von Müller (Le lettere di Johannes von Müller) – Le lettere d’amore scritte a Charles Victor de Bonstetten, pubblicate nel 1835. Questo epistolario rivela il lato più personale e intimo di Müller, contribuendo a una comprensione più profonda della sua vita e delle sue emozioni.
4. Goethe's Letters and Correspondence – Le lettere di Goethe, che includono riferimenti alla vita di Müller, in particolare riguardo alla sua omosessualità e al suo rapporto con Bonstetten.
5. "The History of Switzerland" by David H. Pinkney – Un libro che fornisce un'analisi storiografica del ruolo di Müller nella costruzione dell'identità nazionale svizzera attraverso il suo lavoro storico, con riflessioni critiche sul valore e le limitazioni del suo approccio.
6. "The Swiss Enlightenment and the French Revolution" di Peter H. Reill – Un testo che esplora l'influenza delle idee illuministe sulla Svizzera e sull'opera di autori come Müller, così come l'influenza della rivoluzione francese sulle sue opere e sul suo pensiero.
7. "Müller und Bonstetten: Zwei Briefe und das Konzept der Freundschaft" (Müller e Bonstetten: Due lettere e il concetto di amicizia) di Eduard Beitler – Un'analisi approfondita della corrispondenza tra Müller e Bonstetten, che esplora il rapporto emotivo e intellettuale tra i due.
Queste fonti offrono un quadro ricco e sfumato della vita di Johannes von Müller, delle sue opere e della sua complessa identità, contribuendo a comprendere il suo impatto sulla storia culturale e sociale della Svizzera e sull'evoluzione del pensiero europeo.