quando vado eguale alla massa
- senza dividersi, poi, è
un'acrobazia depositaria,
un sospeso ove càpita la civiltà
del ragazzino-farfalla mai esposto -,
sul suo viso di terra, senza
vedere, poso queste parole
quella grande Vestita d'Azzurro,
la sua natura di pietre d'olio
sensibilità nervosa
e render forte, meno triste, penultimo
dell'acqua marina amato
"rifategli eco, è come
venire, riversarsi così,
nel nulla: tornate,
rifategli eco!"
è per me, di tutta questa
dolcezza, la realtà,
il padrone condannato
[Fabio Galli, Caròla, Crocetti Editore 1991, collana Aryballos 28]