martedì 4 febbraio 2025

Francis Bacon, William Burroughs e l'Obiettivo di John Minihan

La fotografia del 1989 che ritrae Francis Bacon e William Burroughs, scattata da John Minihan, non è solo una testimonianza visiva di un incontro tra due giganti del panorama artistico e letterario del XX secolo, ma rappresenta una sorta di manifesto visivo dell’avanguardia, della trasgressione e dell’introspezione che ha caratterizzato un’intera epoca. In quell’immagine convivono due mondi apparentemente distanti, ma profondamente connessi da un filo invisibile fatto di ribellione, sperimentazione e dalla costante tensione verso la distruzione e la ricostruzione delle forme artistiche tradizionali.

Francis Bacon e William Burroughs, pur appartenendo a discipline diverse, condividono una visione disillusa e cruda della realtà, una sensibilità affinata dal contatto con i margini della società e dalla volontà di dare voce a ciò che normalmente rimane sommerso. Bacon, con i suoi dipinti deformati e carnali, e Burroughs, con la sua prosa spezzata e visionaria, hanno entrambi sfidato le convenzioni, ribaltando i paradigmi estetici del loro tempo. La fotografia di Minihan è come una finestra su questo universo di inquietudine, di bellezza disturbante e di ricerca incessante del vero.

Il contesto dello scatto: un incontro tra titani

La fotografia fu realizzata in un momento in cui entrambi gli artisti si trovavano già all’apice delle loro carriere. Francis Bacon, nato a Dublino nel 1909, era ormai riconosciuto come uno dei pittori più significativi del dopoguerra. La sua arte, brutale e priva di compromessi, rifletteva un’ossessione per la figura umana, sempre rappresentata in modo distorto e violento, come se il corpo fosse sottoposto a forze esterne che ne minavano la stabilità e la forma. I suoi dipinti, celebri per la tensione esistenziale che li pervade, sembrano gridare silenziosamente, dando voce a una profonda angoscia interiore che Bacon non cercava di nascondere, ma anzi esaltava.

La vita di Bacon era altrettanto tumultuosa quanto la sua arte. Frequentatore dei bar di Soho e dei locali underground londinesi, Bacon era noto per le sue relazioni tempestose, per la sua propensione all’autodistruzione e per il suo amore incondizionato verso il rischio e l’eccesso. In molti dei suoi dipinti, si avvertono le tracce di queste esperienze personali, come se l’artista trasferisse sulla tela non solo la propria visione del mondo, ma anche i frammenti più intimi della sua esistenza.

William Burroughs, nato nel 1914 a St. Louis, Missouri, era l’altra faccia della medaglia. La sua scrittura, profondamente influenzata dalle sue esperienze con la droga, l’emarginazione sociale e il crimine, ha reso Burroughs una figura chiave della Beat Generation e un punto di riferimento per intere generazioni di scrittori sperimentali. Burroughs, attraverso opere come Pasto nudo, ha demolito i canoni narrativi tradizionali, utilizzando la tecnica del cut-up per creare testi che riflettono il caos e la frammentazione della mente moderna.

Il cut-up, ideato da Burroughs insieme al pittore Brion Gysin, consisteva nel tagliare testi scritti e riassemblarli in modo casuale, generando nuove connessioni e significati inaspettati. Questa tecnica non era solo un esercizio di stile, ma una vera e propria dichiarazione filosofica: la realtà, secondo Burroughs, era frammentata, caotica, e la letteratura doveva riflettere questa condizione.

La fotografia di Minihan: una narrazione silenziosa

John Minihan, fotografo irlandese nato nel 1946, si avvicinò al mondo della fotografia fin da giovanissimo, vincendo il suo primo concorso a soli 15 anni. Trasferitosi a Londra, iniziò la sua carriera come apprendista al Daily Mail, per poi diventare, a 21 anni, il più giovane fotografo assunto dall’Evening Standard. La sua carriera si sviluppò tra ritratti di celebrità e reportage di vita quotidiana, ma ciò che ha reso Minihan celebre è stata la sua capacità di stabilire connessioni profonde con i suoi soggetti, spesso artisti, scrittori e figure appartenenti al mondo della cultura.

Minihan non si limitava a fotografare i suoi soggetti: li osservava, li studiava, e in molti casi, instaurava con loro relazioni di fiducia e amicizia. La sua serie di ritratti di Samuel Beckett è forse la più nota, e rappresenta una delle testimonianze più intime e autentiche del drammaturgo irlandese. Anche con Bacon e Burroughs, Minihan riuscì a costruire un legame basato sulla reciproca comprensione artistica.

Nella fotografia del 1989, Bacon e Burroughs appaiono seduti uno accanto all’altro, in un contesto che sembra privo di orpelli o distrazioni. La scena è essenziale, quasi teatrale, come se i due artisti fossero immersi in una pausa riflessiva. Bacon, con la sua postura decisa e lo sguardo penetrante, trasmette una fisicità intensa, quasi animale, mentre Burroughs appare più etereo, come una presenza che esiste a metà tra il mondo reale e quello immaginario.

Questa dualità si riflette nell’intera composizione: i due artisti sembrano rappresentare due dimensioni opposte, ma complementari, quasi a suggerire che l’arte stessa è un equilibrio tra carne e spirito, tra materia e pensiero. Minihan riesce a catturare questa tensione senza forzare l’immagine, lasciando che siano i soggetti stessi a narrare la loro storia attraverso i gesti, i volti e le espressioni.

Il significato più profondo dello scatto

Questa fotografia, sebbene apparentemente semplice, racchiude un messaggio complesso. È il ritratto di due artisti che hanno fatto della rottura con le convenzioni la loro missione esistenziale. È uno scatto che parla di resistenza e vulnerabilità, di uomini che, attraverso la loro arte, hanno saputo affrontare i demoni personali e collettivi, trasformandoli in opere destinate a sopravvivere al tempo.

In un’epoca in cui il mondo dell’arte e della letteratura era spesso dominato da figure rassicuranti e conformiste, Bacon e Burroughs rappresentavano l’antitesi di questa normalità. Entrambi incarnavano l’idea che l’artista non è colui che consola o abbellisce la realtà, ma colui che la mette a nudo, che ne mostra le ferite e le contraddizioni.

Lo scatto di Minihan non è quindi solo una fotografia: è una finestra su un’epoca di ribellione, un documento visivo che ci ricorda quanto l’arte, quando è autentica, può essere un atto di coraggio estremo.

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Bibliografia suggerita:

Per approfondire la figura di Francis Bacon, William Burroughs e il lavoro di John Minihan, oltre al contesto storico e culturale che ha segnato il XX secolo, ecco una selezione di testi che potrebbero essere utili:

Francis Bacon

1. "Francis Bacon: Anatomy of an Enigma" di Michael Peppiatt
Questo libro è una delle biografie più complete di Bacon, scritta da uno dei suoi più grandi conoscitori. Peppiatt esplora la vita dell’artista in relazione alle sue opere, mettendo in luce le influenze, le ossessioni e le dinamiche personali che hanno alimentato la sua pittura.


2. "Francis Bacon" di John Russell
John Russell, storico dell'arte e grande amico di Bacon, offre una panoramica unica e personale sull'artista. Questo libro è ricco di dettagli biografici e riflessioni artistiche, con un’analisi approfondita delle opere più celebri di Bacon.


3. "Bacon: A Portrait" di David Sylvester
Un altro testo fondamentale per comprendere la figura di Bacon, scritto da un critico d’arte che ha avuto un rapporto stretto con l'artista. Sylvester esplora le motivazioni dietro le scelte stilistiche e i temi ricorrenti nelle sue opere.


4. "The Brutality of Fact: Essays on Art and Literature" di David Sylvester
In questo libro, Sylvester esplora la brutalità e l'onestà del lavoro di Bacon, approfondendo le connessioni tra arte e realtà, e come queste si manifestano nella pittura di Bacon.



William Burroughs

1. "Junky" di William S. Burroughs
Uno dei primi romanzi di Burroughs, in cui l'autore esplora la sua esperienza personale con la dipendenza da droga. Questo libro è essenziale per capire come la vita e le esperienze di Burroughs si riflettano nella sua scrittura.


2. "The Soft Machine" di William S. Burroughs
Questo romanzo è uno dei capisaldi della scrittura "cut-up" di Burroughs. È una lettura difficile ma fondamentale per comprendere l’approccio innovativo che Burroughs ha portato alla narrativa.


3. "Burroughs: The Biography" di Barry Miles
Una biografia completa di Burroughs che esplora sia la sua vita che il suo lavoro, contestualizzando le sue opere all'interno della cultura della Beat Generation e dei movimenti alternativi degli anni '60 e '70.


4. "Naked Lunch" di William S. Burroughs
Il romanzo che ha consacrato Burroughs come una figura iconica della letteratura del Novecento. È un viaggio allucinato, disturbante e surreale attraverso il mondo della paranoia, della droga e della violenza.



John Minihan

1. "John Minihan: A Life in Photography" di John Minihan
La raccolta definitiva del lavoro di Minihan, che include non solo i suoi celebri ritratti di artisti e intellettuali, ma anche le sue riflessioni sulla fotografia e sulla sua carriera. È una testimonianza della sua lunga e fruttuosa carriera come fotografo freelance.


2. "Beckett in Photographs: The John Minihan Archive" di John Minihan
Questo libro raccoglie una serie di fotografie di Samuel Beckett, realizzate da Minihan durante i loro incontri. Un’opera imperdibile per chi vuole approfondire il legame tra il fotografo e lo scrittore.


3. "The Photographs of John Minihan"
Una monografia completa dedicata a John Minihan, che esplora la sua carriera fotografica, i suoi progetti più celebri e il suo approccio alla fotografia. Il libro contiene numerosi scatti iconici che hanno segnato la storia della fotografia contemporanea.



Contesto Storico e Culturale

1. "The Beat Generation and the American Novel" di Steven Watson
Un’analisi critica del movimento della Beat Generation, di cui Burroughs è stato un membro centrale. Il libro esplora la rivoluzione culturale portata dai Beat e come la loro scrittura ha influenzato la cultura contemporanea.


2. "The Shock of the New" di Robert Hughes
Un libro che esplora l’evoluzione dell'arte moderna, con un focus particolare sulle innovazioni del XX secolo. È utile per comprendere il contesto in cui si inserisce il lavoro di artisti come Bacon.


3. "The Cambridge Companion to the Beats" a cura di Jack Kerouac
Una raccolta di saggi che analizzano la Beat Generation in tutte le sue sfaccettature: letteratura, arte e filosofia, con particolare attenzione ai suoi autori principali come Burroughs, Kerouac e Ginsberg.


4. "Modern Art: A Very Short Introduction" di David Cottington
Questo libro offre una panoramica concisa ma dettagliata sull’evoluzione dell’arte moderna, analizzando i principali movimenti e le figure centrali, tra cui Francis Bacon. È una lettura accessibile per chi vuole inquadrare l’opera di Bacon all'interno della storia dell’arte moderna.



Testi Generali sull’Arte e la Cultura del XX Secolo

1. "The Art of the Twentieth Century" di Hans Belting
Un’opera fondamentale per chi desidera comprendere le tendenze artistiche del Novecento, con un focus sulle rivoluzioni stilistiche che hanno segnato il secolo, come il surrealismo, l’espressionismo, l’arte concettuale e oltre.


2. "The Modern Art Book" a cura di Phaidon Press
Una guida visiva che raccoglie opere significative di artisti che hanno definito il corso dell’arte nel XX secolo. Tra gli artisti trattati c’è anche Francis Bacon, con il suo approccio unico alla pittura.



Con questi testi, si può avere una visione completa e approfondita non solo di Bacon, Burroughs e Minihan, ma anche del contesto culturale che ha plasmato le loro opere.