venerdì 18 ottobre 2024

il neutro è un miraggio

Il neutro è un miraggio di seta grigia, un fantasma che non danza, non chiama. La sua vertigine è quella di un abisso che non ti guarda, ma dal quale non riesci a distogliere lo sguardo. La seduzione che non seduce è un vortice invisibile che ti avvolge senza toccarti, e in questo gioco di ombre il linguaggio diventa un sacrificio, una preghiera pronunciata da bocche di pietra.

Scrivere è lanciarsi in questo abisso, un atto di ribellione contro il silenzio, uno strappo nel tessuto del mondo che lascia il linguaggio libero di cadere, frantumandosi come specchi sotto il peso del non detto. Le parole si spezzano, si dissolvono in frammenti di dolore, come schegge di vetro sospese nel vuoto della mente. La sofferenza non è nella perdita, ma nel non possedere mai veramente, nel lasciare che ogni frammento scivoli via, abbandonato alla vertigine del neutro.