Niente dura, eppure niente passa. Il tempo si dispiega in una distesa infinita che non sembra mai concludersi, eppure ogni istante sembra scivolare via, come sabbia che si sfalda tra le mani. Ogni momento che viviamo sembra dissolversi non appena si fa presente, lasciando dietro di sé solo un'eco, come se non fosse mai realmente accaduto. Eppure, nonostante questa fugacità apparente, tutto resta, in qualche modo, immutato. La sensazione che proviamo è quella di essere sospesi in un eterno presente, dove nulla sembra veramente consumarsi. Le esperienze si accumulano, ma non portano a nulla di nuovo. Ogni istante è una replica del precedente, ogni pensiero una ripetizione di ciò che è stato, senza possibilità di fuga. È come se il mondo fosse intrappolato in un circuito chiuso, dove tutto si ripete all'infinito, ma senza che nulla cambi mai. La realtà diventa una successione di immagini e suoni che non trovano mai il modo di svanire, ma allo stesso tempo non sembrano mai davvero concretizzarsi. In questo vuoto che si riempie continuamente di nuovi tentativi di cambiamento, c’è la strana sensazione che niente accada mai. È un gioco continuo, un movimento perpetuo che non porta a nulla, ma allo stesso tempo non si ferma mai. L’idea che il tempo possa passare si fa sempre più insostenibile, come se fosse una menzogna.
La massa umana, quel concetto profondo e complesso che racchiude in sé l’intero spettro dell’esperienza umana, è il segno di un'esistenza che non può essere compresa o cancellata. Non è una macchia da rimuovere, non è qualcosa da vergognarsi. Non è un errore da espiare, ma una verità che non si può evitare. Ogni essere umano porta dentro di sé una massa di esperienze, una serie di tracce che restano indelebili e che continuano a definirci, anche quando pensiamo di poterle superare. Questa massa non è qualcosa di negativo, ma è la condizione stessa della nostra esistenza. La massa umana è fatta di errori, di amori non corrisposti, di scelte sbagliate, ma anche di sogni e speranze infranti. È un insieme di tutto ciò che abbiamo vissuto e che non possiamo cancellare, nemmeno se lo volessimo. È qualcosa che ci sta addosso, che ci definisce, che è impossibile rimuovere, anche quando cerchiamo di farlo. Ogni passo che facciamo, ogni parola che pronunciamo, ogni gesto che compiamo, è un altro pezzo della nostra massa, una nuova traccia che si aggiunge a quelle già esistenti. E questa massa non si ferma mai. È in continuo movimento, sempre in espansione, come una rete che si allarga senza fine, una rete che ci avvolge senza che possiamo fare nulla per evitarlo.
Non si tratta, quindi, di una questione di disobbedienza. La massa umana non è il risultato di una ribellione o di un atto di sfida verso l’autorità, né un tentativo di cambiare qualcosa al di fuori di noi. La massa che portiamo dentro di noi non è il risultato di un'azione cosciente o di una decisione morale. È qualcosa che esiste indipendentemente da noi, che ci definisce ancor prima che possiamo agire. Non è un atto di disobbedienza, ma una condizione che precede ogni nostra azione. Non possiamo scegliere di non essere parte di questa massa. Non possiamo scegliere di non essere il risultato di tutte le esperienze che abbiamo vissuto, di tutti i traumi e le gioie che ci hanno segnato. La massa umana è la somma di tutto ciò che siamo e tutto ciò che siamo stati, ed è qualcosa di così profondo che non possiamo neanche percepirlo completamente. Non è una colpa, né un peccato da espiare, ma una verità che ci sovrasta. È una parte intrinseca della nostra natura, un dato di fatto che non possiamo ignorare. Non possiamo eliminarla, non possiamo scappare da essa. La massa umana è ciò che siamo, in tutta la nostra complessità, e non possiamo cambiarla, anche se a volte vorremmo farlo.
La massa umana è così radicata in noi che non ha bisogno di segni esterni per esistere. Non ha bisogno di essere riconosciuta o validata da nessun altro. Essa è in noi, è intima, è invisibile, eppure è lì, presente in ogni nostra scelta e in ogni nostro gesto. La massa non si vede, ma c’è sempre. Non ha bisogno di essere confermata da nessun altro, perché è parte di noi, ed è ciò che ci definisce. Non è una cosa che possiamo nascondere o rimuovere, e non è una cosa che possiamo cambiare. È la traccia che lasciamo nel mondo, è la nostra essenza. La massa umana non è una macchia che possiamo cancellare o un segno che possiamo rimuovere. È una presenza costante, un’impronta che rimane anche quando non la vediamo. È la somma delle esperienze che abbiamo vissuto, delle persone che abbiamo incontrato, delle scelte che abbiamo fatto. Non c’è niente che possiamo fare per rimuoverla. È lì, sempre, anche quando non ce ne accorgiamo.
La disobbedienza è solo un riflesso di questa massa, ma non è la causa. Non è la disobbedienza a definire chi siamo, ma la massa che porta alla disobbedienza. Ogni volta che agiamo contro l’ordine costituito, ogni volta che sfidiamo le convenzioni, non facciamo altro che reagire alla massa che ci portiamo dentro. La disobbedienza, in questo senso, è solo un modo per gestire la massa, un tentativo di cambiarla, di darle un nuovo significato. Ma non possiamo mai veramente sfuggire a ciò che siamo. Non possiamo cancellare la massa umana, anche se cerchiamo di farlo. Essa è la nostra vera natura, e ogni tentativo di eliminarla è vano. Ogni atto di disobbedienza non fa altro che dimostrare quanto siamo legati a quella massa, quanto essa sia una parte di noi che non possiamo separare. Ogni gesto di ribellione è, in un certo senso, un riconoscimento della massa che ci definisce.
La massa umana non è qualcosa che possiamo analizzare completamente. Non è un concetto che possiamo comprendere appieno. È la nostra realtà, la realtà che non possiamo modificare, la realtà che non possiamo sfuggire. È qualcosa di talmente profondo che non può essere spiegato o razionalizzato. Non possiamo comprenderla con la mente, ma dobbiamo viverla. Non possiamo eliminarla, ma dobbiamo imparare a convivere con essa. La massa umana è la condizione che ci accompagna, che ci segue, che ci segna. È ciò che siamo. È la nostra presenza nel mondo, ed è ciò che rende la nostra esistenza unica e irripetibile. Non possiamo fuggire da essa. Possiamo solo imparare a viverla, a farne parte, a riconoscerla come parte di noi. La massa umana è la nostra identità, e in quella identità, forse, risiede la nostra vera libertà. Non dobbiamo temerla. Dobbiamo solo imparare ad accettarla, ad abbracciarla, a riconoscere che senza di essa non esisteremmo nemmeno. La massa è ciò che ci rende vivi.