Quando si pensa a Vincent van Gogh, l’immagine che affiora alla mente è spesso quella dei suoi celebri autoritratti: pennellate vibranti, colori intensi e un volto segnato da inquietudine e passione. Tuttavia, al di là delle sue opere pittoriche, esiste una sola fotografia conosciuta che ritrae il grande artista olandese.
Scattata nel 1873, questa immagine lo mostra all’età di 19 anni, in un periodo della sua vita molto diverso da quello che lo avrebbe poi reso celebre. Il giovane Vincent, all’epoca, non era ancora un pittore, né aveva iniziato il suo cammino tormentato nel mondo dell’arte. Lavorava invece per la prestigiosa concessionaria d’arte Goupil & Cie, con sede a L’Aia, dove si occupava della vendita di opere e stampe. In quel momento, la sua vita sembrava destinata a un futuro ben diverso da quello che poi avrebbe preso.
La fotografia lo ritrae con un’aria composta, ben vestito e con un’espressione seria, quasi distante. Non vi è traccia, almeno apparentemente, delle inquietudini e delle turbolenze emotive che in seguito avrebbero caratterizzato la sua esistenza. Pochi mesi dopo lo scatto, Vincent venne trasferito nella filiale londinese della Goupil & Cie, un cambiamento che segnò un momento cruciale nella sua vita. Londra lo affascinò e lo ispirò, ma fu anche il luogo in cui sperimentò le prime profonde delusioni. Si innamorò perdutamente di Eugenie Loyer, figlia della padrona di casa presso cui alloggiava, ma il suo amore non fu ricambiato. Questa esperienza, insieme a una crescente insoddisfazione per il suo lavoro nel mercato dell’arte, iniziò a gettare i semi del malessere che lo avrebbe accompagnato per il resto della sua esistenza.
La fotografia, dunque, non è solo un documento storico raro, ma anche una testimonianza visiva di un periodo poco conosciuto della vita di Van Gogh. Mostra un giovane che ancora non sapeva di essere destinato a diventare uno dei più grandi artisti della storia. Non vi è traccia della barba rossastra e spettinata che compare nei suoi autoritratti, né degli occhi febbrili e intensi che tanto comunicano attraverso le sue tele. È il volto di un ragazzo che, in apparenza, conduce una vita normale e ordinata, ignaro delle sofferenze, delle lotte interiori e della straordinaria eredità artistica che avrebbe lasciato al mondo.
Col senno di poi, questa immagine assume un valore ancora più profondo. È lo sguardo di un Vincent van Gogh prima che la pittura diventasse la sua unica ragione di vita, prima che il colore prendesse il posto delle parole e prima che il mondo riconoscesse il suo genio, sebbene troppo tardi per lui. Un’immagine che ci ricorda quanto sia imprevedibile il destino e come, dietro ogni grande artista, ci sia stato un tempo in cui era solo un giovane alla ricerca del proprio posto nel mondo.
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Credit photo: lori.follart.history_in_color