mercoledì 18 giugno 2025

Burri debutta all’asta: la tela di un’esistenza cominciata in prigionia

Un’asta di Arte Moderna e Contemporanea è in programma a Milano il prossimo 2 luglio, quando Finarte batterà un catalogo che si preannuncia come uno dei più ricchi e significativi dell'anno. L’evento riunisce circa 150 lotti, ciascuno selezionato con estrema cura per testimoniare momenti cruciali dell’arte del Novecento e del contemporaneo. Si tratta di opere dal valore non solo economico ma anche storico, testimonianze tangibili dei percorsi di ricerca che hanno attraversato l’arte europea e internazionale dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri.

Fra i capolavori più attesi, spicca un’opera che da sola potrebbe ridefinire gli equilibri collezionistici e critici del mercato: il primo dipinto di Alberto Burri, autentica pietra miliare del suo percorso artistico. Si tratta di una tela che segna l’inizio della rivoluzione linguistica operata dall’artista umbro, che proprio a partire da queste prime sperimentazioni avrebbe scardinato ogni residua convenzione della pittura tradizionale. La particolarità di questo lotto è data dal fatto che si affaccia per la prima volta al mercato: mai passato per precedenti aste né appartenuto a collezioni pubbliche, il dipinto si presenta come un vero e proprio evento.

L’interesse che ruota attorno all’asta non si limita però al solo Burri: tra i nomi presenti in catalogo figurano artisti italiani e internazionali le cui opere hanno segnato, ciascuna a modo proprio, momenti cardine nella storia dell’arte contemporanea. La varietà delle proposte – che spazia dall’Informale alla Pop Art, fino a ricerche concettuali e installative più recenti – rende l’appuntamento non solo un’opportunità per i collezionisti, ma anche un termometro del gusto e dell’interesse attuale verso la produzione artistica del secolo scorso e dei nostri anni.