Galleria Campari, Sesto San Giovanni (fino al 30 giugno 2025)
La mostra BOLD! Declinazioni tipografiche Campari, curata negli spazi della Galleria Campari a Sesto San Giovanni, si presenta come un viaggio esplosivo e raffinato nell'evoluzione dell'identità visiva del marchio Campari. Dall'estro futurista di Fortunato Depero, passando per la creatività multidisciplinare di Bruno Munari, fino ad arrivare a una rassegna contemporanea di innovazioni tipografiche, l'esposizione celebra oltre un secolo di sperimentazioni grafiche e pubblicitarie.
Fortunato Depero, già noto per aver plasmato parte dell'identità futurista di Campari con i suoi celebri manifesti e le innovative "tavole parolibere", è qui il protagonista di una sezione densa di colori e dinamismo. La sua capacità di fondere tipografia e immagine è posta in dialogo con Bruno Munari, che, pur ereditando il linguaggio futurista, lo trasforma in qualcosa di profondamente personale e più minimalista.
Munari si dimostra un interprete sublime della comunicazione pubblicitaria: dalle sue illustrazioni essenziali, fino alle innovative composizioni geometriche, riesce a traghettare il linguaggio visivo di Campari in una modernità fatta di eleganza funzionale. La mostra rende onore a questa transizione, evidenziando come l'audacia grafica di Campari si sia sempre mantenuta in sintonia con i tempi.
La sezione “oltre” offre un panorama sulle più recenti declinazioni dell’identità Campari, con contributi di designer e artisti contemporanei. Qui si esplora come la tipografia, il colore e la composizione visiva abbiano continuato a evolversi in linea con il DNA innovativo del marchio. Installazioni interattive, proiezioni digitali e opere inedite mostrano come Campari rimanga un riferimento internazionale nella grafica pubblicitaria.
La cura dell'allestimento è impeccabile: i materiali d'archivio, provenienti direttamente dalla collezione della Galleria Campari, si mescolano a tecnologie immersive che arricchiscono l’esperienza del visitatore. Tra gigantografie dei manifesti storici e postazioni interattive che permettono di creare il proprio slogan "alla Campari", l’esposizione coinvolge tutti i sensi.
BOLD! non è solo una mostra: è un tributo all’arte della comunicazione e all’intelligenza visiva che Campari ha saputo coltivare per più di un secolo. Fortunato Depero e Bruno Munari brillano come stelle di un firmamento che continua a espandersi, mentre la prospettiva contemporanea testimonia come l'azienda sappia reinventarsi senza tradire le sue radici.
Un’esposizione imperdibile per gli appassionati di grafica, tipografia e arte applicata, ma anche per chiunque voglia scoprire il lato più sofisticato e audace del “rosso Campari”.
Appena varcata la soglia della Galleria, si viene immersi in un universo in cui ogni lettera, ogni colore, ogni segno tipografico racconta una storia di innovazione e visione. Campari, da sempre sinonimo di eleganza e modernità, ha trovato in artisti come Fortunato Depero e Bruno Munari i custodi del suo immaginario.
Fortunato Depero è il mattatore della prima parte dell’esposizione. I suoi manifesti non gridano, urlano: geometrie cubiste e futuriste si rincorrono in un turbine di colori audaci, e le sue famose "bottiglie a torso di donna" sembrano risuonare di un’epoca in cui tutto, anche la pubblicità, era arte totale. Guardando i suoi lavori, si percepisce lo spirito del tempo, quella voglia di scardinare le regole e di creare un linguaggio nuovo, fatto di tipografia in movimento e immagini che sfidano la staticità.
Poi si passa a Bruno Munari, e il ritmo cambia. Munari è il designer dell'equilibrio, l’alchimista della semplicità. Le sue opere per Campari parlano sottovoce, ma con una precisione chirurgica. Là dove Depero era frenesia, Munari è armonia. I suoi layout raffinati e minimali, i suoi colori mai gridati, raccontano un’evoluzione della comunicazione pubblicitaria: dalla propaganda alla seduzione.
E proprio come Campari non si è mai fermato al passato, così questa mostra non si limita alla nostalgia. La sezione contemporanea è un’esplosione di creatività digitale e installazioni immersive. Qui la tipografia diventa tridimensionale, interattiva, quasi danzante. Videoproiezioni, postazioni interattive e opere di artisti internazionali dimostrano come il marchio continui a innovare, sempre fedele alla sua anima audace.
L'allestimento è parte integrante del racconto. I visitatori non passeggiano semplicemente tra opere, ma vengono coinvolti in un percorso narrativo: gigantografie che invadono i muri, schermi che riproducono spot storici, e persino un laboratorio virtuale dove si può giocare con i font, le composizioni, i colori. È come se la Galleria Campari fosse stata trasformata in un grande manifesto in movimento, capace di avvolgere chiunque vi entri.
BOLD! Declinazioni tipografiche Campari non è solo una mostra, è un’esperienza che attraversa il tempo, dal dinamismo futurista di Depero alle intuizioni moderne di Munari, fino ai linguaggi digitali di oggi. Campari emerge non solo come un'icona del bere, ma come un simbolo di audacia culturale.
Chi ama la grafica, l’arte, la pubblicità, o semplicemente il fascino del “vivere con stile”, troverà qui una celebrazione di tutto ciò che rende Campari un nome che è molto più di un marchio. Una mostra che fa brillare gli occhi e accende la mente, lasciando un retrogusto, nemmeno a dirlo, perfettamente equilibrato.
C’è qualcosa di profondamente emozionante nel vedere come un marchio riesca a raccontare la propria storia attraverso il linguaggio visivo. BOLD! non è solo un racconto estetico, ma un’indagine su come l’identità grafica si trasformi in cultura, influenzando il modo in cui vediamo il mondo e ci relazioniamo a un prodotto. Campari non ha mai semplicemente "pubblicizzato" se stesso: ha creato un immaginario, un'arte, una narrativa che oggi si riversa in questa esposizione con una forza travolgente.
Un elemento che merita particolare attenzione è il modo in cui la mostra esplora la tipografia non come semplice strumento comunicativo, ma come arte a sé. Le lettere diventano protagoniste, plasmate, distorte, rese dinamiche o ipnotiche. Si passa dalle "tavole parolibere" di Depero, che sfidano la linearità del testo stampato, alle composizioni più pulite di Munari, che anticipano il minimalismo contemporaneo.
In questa metamorfosi, le lettere non sono solo un mezzo, ma un fine: esse assumono identità, raccontano storie, evocano emozioni. È un percorso che lascia i visitatori riflettere sul potere della comunicazione visiva, al di là del prodotto che promuove.
Uno degli aspetti più affascinanti della mostra è come riesca a evocare non solo la storia di Campari, ma anche un senso di appartenenza culturale. Campari è un marchio che è diventato un simbolo italiano, un emblema del nostro rapporto con la modernità, il design, e persino il piacere del bere come rito sociale. Osservare l’evoluzione della sua immagine visiva significa riflettere anche su come siamo cambiati noi: dalle ambizioni dirompenti del Futurismo al gusto contemporaneo per l'equilibrio tra tradizione e innovazione.
In un’epoca in cui la comunicazione visiva è spesso effimera, consumata in pochi secondi su uno schermo, BOLD! ci ricorda il valore della progettazione e della visione a lungo termine. Campari, con il suo impegno artistico, dimostra che anche una pubblicità può essere qualcosa di eterno, capace di attraversare le generazioni e rimanere impressa nella memoria collettiva.
BOLD! Declinazioni tipografiche Campari è una celebrazione della creatività e del coraggio. È un invito a scoprire non solo il mondo grafico di Campari, ma anche ciò che la rende un simbolo di stile senza tempo. Questa non è una mostra da visitare distrattamente, ma un luogo dove fermarsi, osservare, lasciarsi ispirare.
E quando, alla fine del percorso, ci si ferma per un aperitivo (inevitabile, vero?), si ha la sensazione di aver vissuto non solo un viaggio nel design, ma anche una riscoperta di ciò che significa innovare con classe. Una mostra che non si limita a raccontare il passato, ma che invita a sognare il futuro.
Questa mostra, tra gigantografie, schizzi preparatori, spot pubblicitari e opere contemporanee, evidenzia qualcosa di profondo: la capacità di Campari di trasformare il linguaggio commerciale in arte applicata. Non si tratta solo di promuovere un prodotto, ma di creare un’estetica riconoscibile che dialoga con i grandi movimenti culturali. Dal Futurismo al minimalismo, fino alle nuove frontiere del design interattivo, Campari ha saputo interpretare lo spirito del tempo, influenzandolo al contempo.
Un aspetto particolarmente interessante della mostra è il modo in cui viene svelato il processo creativo. Schizzi e prototipi dei manifesti, mai visti dal pubblico, permettono di immergersi nella mente di artisti come Depero e Munari. La loro capacità di giocare con lo spazio, i colori e le forme non era solo un esercizio stilistico, ma una vera e propria ricerca sull’impatto visivo ed emotivo del messaggio.
Campari non è solo una bevanda: è uno specchio dell’identità italiana, un simbolo del nostro amore per l’equilibrio tra tradizione e innovazione. E questa mostra ne è la testimonianza più chiara. Nel corso dei decenni, il marchio ha saputo reinventarsi, mantenendo però un legame profondo con il proprio passato.
In un’epoca in cui il design spesso si appiattisce in soluzioni omologate e fugaci, la mostra sottolinea il valore di una progettazione che dura nel tempo. Non è solo una lezione di grafica, ma anche di filosofia: come rendere eterno ciò che per sua natura è effimero? Campari lo ha fatto, trasformando i suoi manifesti e le sue campagne in qualcosa di più grande, in oggetti di studio e ispirazione.
Il percorso espositivo riesce a mettere in dialogo epoche e stili diversi, creando un continuum che lega il passato al presente. Depero e Munari non sono solo figure storiche, ma anche fari per i designer contemporanei che si misurano con l’eredità visiva di Campari. In questa continua rielaborazione, la mostra non si limita a celebrare ciò che è stato, ma pone una domanda fondamentale: quale sarà il futuro della comunicazione visiva?
Le installazioni interattive offrono una risposta possibile: un futuro in cui lo spettatore non è più passivo, ma parte integrante del processo creativo. Qui, il pubblico può sperimentare, giocare, creare il proprio "manifesto Campari". È un invito a riflettere sul nostro ruolo come consumatori e creatori di cultura visiva.
Al di là degli aspetti artistici, la mostra è anche un’esperienza sensoriale. I colori vibranti delle opere storiche si mescolano alle proiezioni luminose delle sezioni contemporanee. Il suono degli spot d’epoca, la texture delle carte e dei manifesti originali, tutto contribuisce a creare un’immersione completa.
E come potrebbe mancare il legame con il gusto? La Galleria Campari offre un’esperienza multisensoriale, in cui il design visivo si unisce al sapore iconico del Campari, regalando ai visitatori una dimensione concreta e “bevibile” di ciò che hanno appena visto.
In definitiva, BOLD! Declinazioni tipografiche Campari non è solo una celebrazione del passato glorioso del marchio, ma un invito a pensare al futuro. È un tributo alla creatività come atto rivoluzionario, un viaggio nella cultura del design che invita a ripensare il rapporto tra arte, industria e pubblico.
Chi visiterà questa mostra non porterà via solo ricordi visivi, ma anche una lezione: l’arte non è solo nei musei, ma anche in ciò che scegliamo di vivere ogni giorno.