martedì 17 dicembre 2024

statica immobile (50 haiku)

1. 

Statica immobile,
il niente serra tutto.
Ultimo nato.

2. 

Balbetta piano,
logiche di condanna.
Foce si spezza.

3. 

Alla sua foce,
il nodo cede al tempo.
Esplode il nulla.

4. 

Bruciano lenti
i cipressi mansueti.
Fumo nel vento.

5. 

Mansueti i fiori,
nella cenere il pianto.
Bombe sul cuore.

6. 

Nella morgue muta,
esauste le barelle.
Silenzio cupo.

7. 

Nessun sorriso,
pagliacci senza giochi.
Bimbi che tacciono.

8. 

Non più risate,
anche il circo si piega.
Tutto si spegne.

9. 

Ultimo nato,
nel balbettio un grido.
Cos'è il destino?

10. 

Il niente serra,
logiche di condanna.
Luce distante.

11. 

Alla foce un'ombra,
il nodo si dissolve.
Fiume che esplode.

12. 

Brucia il cipresso,
mansueto si consuma.
La notte avanza.

13. 

Le barelle stanche,
morgue dalle mani vuote.
Eterna attesa.

14. 

Pagliacci muti,
bimbi dagli occhi spenti.
Ride l'abisso.

15. 

La staticità
è una prigione scura.
Serra il silenzio.

16. 

Balbetta un canto
di condanna il più giovane.
Ecco il domani.

17. 

Nodi alla foce,
il fiume perde forza.
Bomba nell'acqua.

18. 

Cipressi ardenti,
un vento caldo brucia
le foglie in cielo.

19. 

In fondo al freddo,
barelle solitarie.
Nessuno aspetta.

20. 

Non fanno ridere,
quei nasi rossi spenti.
Infanzia è morta.

21. 

Serra il pensiero,
tutto cade nel nulla.
Non c’è ritorno.

22. 

L’ultimo nato,
sua voce una condanna.
Balbetta il nulla.

23. 

Foce che cede,
nodo sciolto dall’acqua.
Tempo distrutto.

24. 

Brucia il cipresso,
la bomba rompe i tronchi.
Cenere in aria.

25. 

Sulla barella,
riposo senza sogni.
Eterna pace.

26. 

Pagliacci spenti,
sui bimbi il buio scende.
Tace la vita.

27. 

Dove scompare
il niente serra il tutto.
Immobilità.

28. 

Balbetta piano,
nuovo mondo già chiuso.
Logiche cieche.

29. 

Alla foce il nodo,
forza spezzata in cenere.
Scorre la bomba.

30. 

Fumo che sale,
cipressi inermi cadono.
Brucia la notte.

31. 

Fredda la morgue,
barelle ormai deserte.
Sogni sospesi.

32. 

I bimbi guardano,
pagliacci senza vita.
Gioco spezzato.

33. 

Il niente avanza,
serra le bocche aperte.
Muta prigione.

34. 

Il nato grida,
balbetta verità mute.
Condanna d’ombra.

35. 

Alla foce il fiume
cede il suo grido antico.
Bomba nel cuore.

36. 

Foglie di cenere,
cipressi senza pace.
Bruciano soli.

37. 

Mansueti i corpi,
nelle barelle bianche
nessun calore.

38. 

Non più colori,
pagliacci fermi e spenti.
I bimbi piangono.

39. 

Statica voce,
serra i confini del mondo.
Ombra che chiude.

40. 

Ultimo nato,
logiche di condanna.
Balbetta il vuoto.

41. 

Alla foce il nodo,
bombe spezzano il senso.
Nulla rimane.

42. 

Cipressi ardenti,
sotto il cielo un sussurro.
Cenere lieve.

43. 

La morgue tace,
esauste le sue mani.
Notte d’inverno.

44. 

Il circo muore,
nemmeno un bimbo ride.
Silenzio amaro.

45. 

Chiude ogni porta,
il niente abbraccia il tutto.
Non c’è più fuga.

46. 

Il nuovo nato,
nel balbettio il destino.
Non c’è risposte.

47. 

Alla foce l’acqua
si dissolve nel nulla.
Bombe nel vento.

48. 

Fumo nel cielo,
cipressi si dissolvono.
La terra tace.

49. 

Mansueti corpi,
nelle barelle il vuoto.
Freddo che stringe.

50. 

I pagliacci muti,
nei bimbi solo l’eco
di un tempo andato.