Sia dunque che tu voglia, o gentile sconosciuto, immergerti nelle avventure e nelle follie di Orlando, cavaliere di Francia, figlio di sogni e furore. Questo libro, stampato su finissima carta India, ti rivela in tutta la sua interezza il poema d'Ariosto, introdotto e arricchito dai saggi di Nicola Zingarelli, affinché nulla sfugga al tuo intelletto.
Orlando, perdutamente innamorato di Angelica, principessa di lontane terre, combatte, soffre, e alla fine perde il senno per quella bellezza che gli sfugge. Al pari di tanti eroi del mondo antico, egli cerca gloria e amore, ma si trova immerso in un groviglio di inganni e magie. Ogni pagina ti conduce nel fitto di una selva d'incanti, dove demoni, mostri e cavalieri erranti si incrociano. Vedrai paladini generosi e potenti dame, e ognuno ha il suo fato, come in un gioco di dèi capricciosi che sorridono dall'alto delle sfere.
E allora, seguimi, sconosciuto amico, nella trama intricatissima di questo "Furioso", dove ogni verso canta, ogni rima chiama all'avventura, e il mondo intero diviene teatro per le imprese folli di Orlando, il cui cuore batte non solo per l'amore, ma per un onore che lo spinge oltre i confini della ragione. Ma bada! Nel furor di Orlando, potresti anche tu perdere il filo della mente e, come il nostro eroe, vagare smarrito alla ricerca d'una chimera...
Se così poco bastasse per narrare Orlando, Ariosto non avrebbe speso 40 canti, 38.736 versi e un’infinità di colpi di scena!
Orlando Furioso, mio ignoto lettore, è un viaggio nel caos dell’amore e della guerra, intriso di magia e di meraviglia. Seguimi: ti condurrò al fianco dei paladini di Carlo Magno, re di Francia, che lottano contro l'infido re saraceno Agramante, intenzionato a distruggere il regno cristiano. Ma in questa saga, la guerra è quasi un pretesto per parlare di desideri, inganni e follie.
Al centro di tutto c’è Orlando, il più valoroso dei paladini, ma che per amore diventa folle. Angelica, splendida principessa del Catai, è l'oggetto del suo desiderio – una creatura eterea, sfuggente, più veloce della sua stessa ombra nel fuggire chi l’ama. Orlando la cerca dappertutto, la vede sfuggire tra un’illusione e l’altra, fino a quando, dopo un tormento lungo e crudele, scopre che lei ha donato il cuore a Medoro, un semplice soldato moro. E qui, mio caro, si scatena la vera furia: il nostro eroe perde il senno, strappa alberi, scaglia pietre, corre nudo per foreste e campi, devastando tutto come un uragano umano.
Ma non è finita: mentre Orlando perde il cervello per amore, il prode Astolfo, suo cugino, vola sulla Luna – sì, proprio sulla Luna! – per recuperare il senno di Orlando. Perché, vedi, Ariosto ci dice che tutti i pensieri perduti dagli uomini qui sulla Terra finiscono lassù, in barattoli etichettati: e c’è un barattolo speciale che aspetta proprio Orlando.
E di fianco a loro, c’è Ruggiero, cavaliere saraceno ma destinato a diventare cristiano, e Bradamante, dama guerriera che non ha nulla da invidiare ai più valorosi uomini. Il loro amore, ostacolato da mille insidie e profezie, si intreccia alla grande storia che Ariosto racconta, poiché da loro nascerà la stirpe degli Este, a cui lo stesso poeta dedica il suo poema.
Questo, lettore ignoto, è solo l’inizio di un poema che scivola fra ironia e dramma, fra realtà e incanto, dove ogni personaggio vive al limite della follia, inseguendo sogni, potere, vendette e speranze. Dunque, prendi questo libro prezioso e preparati: aprire l'Orlando Furioso è come entrare in un labirinto, dove l’unica certezza è che, prima o poi, anche tu perderai la bussola... e forse, troverai qualcosa di te stesso.
E così, caro sconosciuto, ti porterò ancora più addentro in questo universo magico, dove ogni avventura è un vortice di meraviglia. Dunque, lascia che ti racconti delle creature e degli incanti che costellano il cammino dei nostri eroi: giganti, mostri marini, e illusioni che sembrano sfidare ogni legge del creato.
Prendi Angelica, ad esempio: la sua bellezza è tale da far perdere il senno a chiunque posi gli occhi su di lei, e questo la rende una preda contesa e bramata come un gioiello inestimabile. Ma Angelica, furba e astuta come una volpe, sa come sfuggire; e non appena si accorge di essere desiderata, svanisce come il fumo. La ritroviamo qua e là, sempre inseguita, finché non s’imbatte in Medoro. Ora, immagina la scena: Angelica, che fuggiva persino dai re e dai paladini, ora è lì, a ricamare cuori e promesse col suo amato Medoro. E Orlando, ignaro, insegue ancora il miraggio di quell’amore, finché la scoperta della loro unione non lo porta al delirio.
Mentre Orlando vaga, perso e rabbioso, il mondo attorno a lui è in subbuglio. Bradamante, la fiera guerriera innamorata di Ruggiero, affronta avversità su avversità pur di riunirsi al suo amato. Ma anche per loro il destino non è clemente. Ruggiero, infatti, ha radici saracene, e per compiere il suo destino dovrà abbracciare la fede cristiana. Ogni loro incontro è ostacolato, eppure ogni addio è una promessa di futuro. Il loro amore rappresenta un ponte fra due mondi, una speranza di pace, non solo tra persone, ma tra popoli.
E poi c’è Astolfo, l’eroe più eccentrico di tutti, che affronta avventure come un cavaliere della fiaba più bizzarra. Viaggia fino in Etiopia e persino sulla Luna, sì, con l’aiuto di un ippogrifo (un incrocio fra un cavallo e un grifone, per darti l’idea della bizzarria!). Lì, fra polveri e vapori lunari, trova il barattolo contenente il senno di Orlando. Lo guarda, lo prende, e così come è venuto, ritorna sulla Terra per restituirlo al cugino impazzito.
E nel frattempo, caro lettore, il poema non si ferma mai. Come un fiume in piena, si allarga e si restringe, rivelando sempre nuovi personaggi: c’è Rodomonte, il re pagano, feroce e implacabile; c’è Marfisa, una guerriera saracena che dà filo da torcere a qualsiasi cavaliere. Ogni storia si intreccia alle altre, come fili d’oro e d’argento in un arazzo incantato.
Ma, alla fine, cosa ci insegna Ariosto? Che la follia, il furore, l’amore e l’onore sono forze che trascendono la ragione. In un mondo in cui gli uomini sembrano burattini nelle mani del destino, Ariosto ci sorride da dietro ogni verso, quasi a suggerirci che, dopotutto, la vita non è altro che una grande, meravigliosa giostra. Orlando, Ruggiero, Astolfo, Bradamante... tutti corrono dietro ai loro sogni, si lanciano in imprese impossibili, e forse anche noi, nel leggerli, ci lasciamo trasportare in quella pazzia.
Ed è così che finisce, sconosciuto mio, o forse non finisce affatto, perché l’Orlando Furioso è come un sogno che ritorna ogni volta che lo apri. Che tu possa perderti e ritrovarti in queste pagine, e chissà... magari anche tu, come Orlando, un giorno troverai la tua Luna, dove è conservata ogni pazzia e ogni amore perduto.